ROMA – 80.000 unità di farmaco sequestrate in arrivo in Italia e spedite dall’estero. Capsule, compresse, fiale, illegali o falsificate.
Sono questi i numeri dei controlli effettuati negli aeroporti italiani nella settimana dal 30 maggio al 7 giugno nell’ambito dell’operazione internazionale Pangea, operazione alla quale l’Italia ha partecipato con Forze di Polizia, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco, Istituto Superiore di Sanità, con il coordinamento del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol.
I dati mostrano come sia elevato l’uso di canali irregolari per l’acquisto di medicinali online. Usi e abitudini rischiosi riguardanti in particolare l’acquisto su canali online non autorizzati, contro i quali è stata lanciata lo scorso maggio la campagna di sensibilizzazione e informazione di Aifa e Ministero della Salute.
Tra i farmaci sequestrati nell’operazione Pangea, le tipologie più riscontrate sono: trattamento disfunzioni erettili (60%), analgesici (3,9%), antivirali (2,4%), anoressizzanti (2,3%) e antinfiammatori (1,9%).
Pari a 12 milioni di tonnellate la quantità di farmaci contraffatti o illegali sequestrati nei 103 Paesi che hanno aderito all’operazione.
