ROMA – Cyberbullismo. È stata approvata ieri in via definitiva dalla Camera la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, per la tutela dei minori e per il contrasto alla violenza in Rete.
La legge arriva due anni dopo l’approvazione in prima lettura al Senato del 20 maggio 2015, dopo le modifiche alla Camera del 20 settembre 2016 e quindi dopo la nuova approvazione con modifiche al Senato il 31 gennaio 2017. Sul sito della Camera l’iter e la sintesi del provvedimento.
Il testo individua azioni educative verso i minori e in ambito scolastico, contemporaneamente misure per il sostegno alle vittime e ai familiari e per accogliere le loro segnalazioni.
Il minore che abbia compiuto più di 14 anni e i genitori possono rivolgersi al gestore di siti e social, al titolare del trattamento per richiedere tutela. Possono essere avanzate istanze che abbiano l’obiettivo di oscurare rimuovere bloccare dati online del minorenne. L’interpellato dovrà rispondere in 24 ore e provvedere entro 48 ore. Se le istanze non venissero accolte minore e famiglia potranno rivolgersi al Garante per la privacy che provvederà in 48 ore.
Per quanto riguarda le azioni disciplinari verrà applicata “la disciplina sull’ammonimento del questore, mutuata da quella dello stalking, anche al cyberbullismo: fino a quando non sia stata proposta querela o presentata denuncia per i reati di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali commessi, mediante Internet, da minorenni ultraquattordicenni nei confronti di altro minorenne, il questore – assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti – potrà convocare il minore responsabile (insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale), ammonendolo oralmente ed invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge”.
In ambito scolastico dovrà essere designato il docente referente per il contrasto al cyberbullismo che collaborerà con Polizia e associazioni territoriali, il dirigente avrà l’obbligo di informare i genitori e di prendere provvedimenti educativi. Tavolo tecnico istituzionale e linee di orientamento del Miur per la formazione del personale scolastico e per attività di sensibilizzazione e rieducazione.