ROMA – Piano nazionale di sorveglianza e risposta all’encefalite virale da zecche e altre arbovirosi e hantavirus non sottoposti a specifici piani di sorveglianza e risposta 2018. È stata pubblicata dal Ministero della Salute l’8 giugno 2018 una circolare che riporta indicazioni per la sorveglianza sull’encefalite virale da zecche (tick-borne encephalitis – TBE), e che ricapitola sintomatologia e prevenzione.
Per Tbe si intende la malattia infettiva virale che colpisce il sistema nervoso centrale causata dal virus Flavivirus (sottotipi europeo, estremo oriente, siberiano) e che viene trasmessa dalle zecche, in particolare Ixodes ricinus, Ixodes persulcatus, Dermacentor ed Haemaphysalis p. Viene trasmessa dalle zecche all’uomo ad animali domestici e selvatici. Non si trasmette da persona a persona, ma può infettare un uomo anche tramite latte o prodotti derivati non pastorizzati.
La malattia può avere conseguenze neurologiche prolungate, fino a meningite, mielite, radicolite e i rischi derivano anche dalla sintomatologia bifasica che in una prima parte presenta reazioni asintomatiche o aspecifiche e in una seconda parte sintomi specifici e a carico del sistema nervoso.
Attualmente le aree endemiche europee sono in espansione. Nel 2014 i casi confermati in Europa di Tbe sono stati 1.986. I Paesi dove vengono segnalati il maggio numero di episodi sono: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Svezia. 456 dal 2000 al 2016 in Italia.
La circolare del Ministero riporta indicazioni per la sorveglianza epidemiologica dei casi umani indirizzate a medici e sanitari, per individuazione precoce e cura. Quindi raccomandazioni per la prevenzione e il trattamento: le parti del corpo da controllare, come togliere eventualmente una zecca, conservarla per identificazione morfologica, segnare la data in cui si è stati punti, il rapporto con il medico.
In situazioni di possibile esposizione:
- “indossare un abbigliamento adatto: scarpe chiuse (meglio stivali), maglia a maniche lunghe e infilata dentro i pantaloni, pantaloni lunghi con le estremità infilate dentro i calzini/calzettoni, cappello o copricapo;
preferire abiti di colore chiaro (rendono più facile l’individuazione delle zecche); - eventualmente utilizzare sulla pelle repellenti per insetti (N-dietiltoluamide (DEET), icaridina (KBR 3023)) seguendo attentamente le indicazioni riportate in etichetta;
- camminare al centro dei sentieri, evitando di strisciare contro la vegetazione lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta, non sedersi direttamente sull’erba;
- al termine del soggiorno all’aperto, effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti;
- scuotere eventuali panni (coperte, tovaglie) che siano stati stesi sull’erba, prima di tornare a casa;
- trattare gli animali domestici (cani) con prodotti repellenti contro i parassiti esterni (collari, spot-on);
- spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni”.
L’habitat ideale delle zecche presenta boschi decidui e foreste, sottobosco, zone di confine tra prati e boscaglia.
Vaccinazioni. Esiste la vaccinazione per la Tbe che il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 ha raccomandato per lavoratori esposti e persone residenti in aree a rischio, viaggiatori ad alto rischio.
Info: Ministero Salute piano vigilanza TBE 2018, guide e manuali prevenzione e sicurezza