ROMA – Pubblicata dal Ministero della Salute una nota riguardante le misure attualmente in uso in Italia per prevenire la diffusione del virus per via trasfusionale, per la vigilanza e il controllo delle donazioni di sangue, la sorveglianza anamnestica dei donatori.
Attualmente l’Italia viene considerata area non endemica, non sono stati registrati cioè casi d’infezione locale, “ma esclusivamente casi importati (viaggiatori provenienti dalle zone in cui il virus sta circolando)”. La prima misura preventiva attualmente attivata interessa quindi le trasfusioni, la qualificazione del sangue, i donatori.
Così il direttore del Centro nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno: “Sulla base della situazione epidemiologica attuale ed in linea con quanto raccomandato dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e dalla World Health Organization (WHO), il Centro Nazionale Sangue conferma la validità delle misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale dell’infezione da Zika virus già introdotte in Italia. Queste ultime sono basate sul rafforzamento della sorveglianza anamnestica del donatore (con particolare riferimento ai viaggi) e sull’applicazione del criterio di sospensione temporanea per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni di infezione o che riferiscano un rapporto con partner sessuale a rischio di infezione da Zika virus oppure con infezione probabile o confermata”.
Le attività del Centro nazionale sangue vengono condotte in sinergia con le autorità nazionali e internazionali. Tutte le azioni inerenti la vigilanza, la sorveglianza epidemiologica, il contrasto alla diffusione con ogni mezzo del virus Zika sono state pianificate nel giugno 2016 e rientrano nel Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika – 2016.
Info: misure prevenzione diffusione Zika per via trasfusionale
