ROMA – Giornata mondiale contro l’Aids. Ricorre oggi 1° dicembre la giornata indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 1998 per sensibilizzare su comportamenti corretti, prevenzione, per arginare la diffusione di Hiv e Aids.
End Aids entro 2030
Abbiamo già parlato giorni fa dei dati diffusi dal Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità in merito al 2015 in Italia (3.444 segnalazioni di nuove infezioni da Hiv e 789 casi conclamati di Aids), quindi dell’attività prevista per oggi 1° dicembre dal Telefono verde 800 86061 e della campagna lanciata dalle Nazioni Unite Unaids Hands up for #Hivprevention. Oggi segnaliamo per completare, i dati e la campagna promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Alla fine del 2015 le persone sieropositive nel Mondo erano quasi 37 milioni e alla metà del 2016 18,2 milioni le persone in terapia con farmaci anti retrovirali. Nel 2015 sono morte per Aids 1,1 milioni di persone.
Dai dati Oms emerge che, se 18 milioni di persone sono tuttora in ART antiretroviral therapy, altrettante attualmente non stanno seguendo alcuna terapia e ciò in gran parte perché non sanno di essere sieropositive. Oggi il 40% delle persone sieropositive nel mondo non sa si esserlo e quel 60% di persone consapevoli è stato raggiunto grazie a una crescita percentuale di 12 punti registrata dal 2005 al 2015.
#hivselftest #tellyourpartner
Il test Hiv e la conoscenza, la consapevolezza di sé e condivisa con il proprio partner sono quindi alcune delle principali armi contro la sieropositività e la diffusione dell’Aids.
In particolare in questa campagna l’Oms si concentra sui risultati ottenibili con la diffusione dell’Hiv auto-test, di un test veloce e che può rappresentare un modo per superare vari ostacoli per una diagnosi clinica. Ostacoli sociali, psicologici, in particolare economici nei Paesi in via di sviluppo.
La segnalazione dell’auto test è accompagna da osservazioni tecniche, scientifiche. Dai pareri degli esperti e in particolare dalle Guidelines on HIV self-testing and partner notification, linee guida per un uso etico ed efficace del test, per la comunicazione socio assistita, per l’integrazione del test nell’offerta sanitaria, per la qualità dei test stessi e per l’uso che può esserne compiuto al fine del raggiungimento del 90-90-90 entro il 2020. Ovvero degli obbiettivi delle nazioni Unite (nei goals per il 2030) per i quali entro il 2020 il 90% delle persone con Hiv dovrà sapere di esserlo; il 90% delle persone sieropositive sarà in terapia anti retrovirale; il 90% delle persone in terapia anti retrovirale avrà soppresso la carica virale.
Ancora sull’auto test Hiv da oggi sarà possibile trovarlo nelle farmacie italiane. È stato presentato ieri dalla Fondazione Onlus The Bridge, in collaborazione con NPS Italia Onlus e Mylan S.p.a. in una conferenza che si è tenuta alla Camera alla quale hanno partecipato l’on. Eleonora Cimbro, il sen. Andrea Mandelli. Il test è prodotto da Mylan. Presenti alla conferenza anche Federfarma e Fofi.
Si ricorda l’intervallo necessario di 90 giorni che deve essere intercorso tra il giorno del presunto contagio e quello di un test sull’Hiv.
Dati Telefono verde e informazioni Ministero
Concludendo torniamo al Ministero della Salute e all’Istituto supeiore di sanità.
Ricordiamo che tutti gli eventi di oggi sono raccolti sulla pagina Uniti contro l’IAids. Da ieri sulla facciata della sede del Ministero su Lungotevere Ripa è esposta la scritta STOP AIDS, ed è attualmente in rotazione sulle reti commerciali lo spot radiofonico.
La pagina del Ministero pubblicata in occasione della Giornata raccoglie documenti utili, l’area tematica, le linee guida sul trattamento Aids appena approvate, Faq, e pagine dedicate all’assistenza, al test, farmaci cure e Telefono verde Ist.
L’Iss ha diramato ieri i dati delle chiamate ricevute dal Telefono verde (che oggi ricordiamo è aperto fino alle 18.00). 12.081 telefonate dal 1° gennaio al 20 novembre 2016. 47.286 quesiti formulati su temi come modalità trasmissione infezioni, test, diagnosi e cure.
“Il numero totale dei quesiti formulati è di 47.286, tra questi il 26,1% si riferisce alle modalità di trasmissione delle IST e in particolare dell’HIV; il 21,4% riguarda invece informazioni sui test relativamente a quali Servizi di diagnosi e cura rivolgersi e con quali modalità poter effettuare gli esami diagnostici. Una quota pari al 13,6% riguarda quesiti inerenti aspetti psicologici e sociali legati a questa complessa e delicata area della salute della persona, mentre in una telefonata su dieci si evince la presenza di disinformazione e di falsi miti, ancora oggi, ad esempio permane il timore che la zanzara possa trasmettere l’HIV.
Il colloquio di counselling telefonico consente altresì di indagare su un aspetto cruciale per la prevenzione dell’HIV riguardante la non esecuzione del test, infatti nel 49,5% delle telefonate emerge che tale esame diagnostico non è stato effettuato”.
Info:
Ministero Salute Giornata mondiale Aids 2016
Who World Aids Day 2016
Unaids