WWF, entro il 2020 scomparirà il 67% delle specie selvatiche

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ROMA – Entro il 2020 potrebbe verificarsi una diminuzione delle specie animali e vegetali selvatiche del 67%. Tra il 1970 e il 2012 la fauna selvatica si è ridotta del 58% e continuando in questo modo tra cinque anni potrebbero scomparire almeno due terzi degli animali. A rivelarlo il WWF nel Living Planet Report 2016 presentato ieri alla Camera dei deputati.

Rischi per la fauna e per le piante, ma anche prospettive di resilienza per un’era geologica che ormai può essere definita Antropocene, ovvero la nuova era che ci riguarda, caratterizzata dall’enorme impatto che l’uomo ha avuto e sta avendo sull’esistenza della Terra e degli altri esseri viventi.

“Il mondo selvaggio sta scomparendo a un ritmo senza precedenti” – ha dichiarato Marco Lambertini, direttore generale del WWF Internazionale – “Non stiamo parlando solo delle specie meravigliose che tutti amiamo: la biodiversità rappresenta la base stessa del buono stato di salute delle foreste, dei fiumi e degli oceani. Senza le specie animali gli ecosistemi crolleranno e con loro i ‘servizi’ che la natura ci fornisce quotidianamente come la purificazione dell’aria, dell’acqua, il cibo e la difesa dai cambiamenti climatici. La buona notizia è che abbiamo gli strumenti per risolvere questo problema e dobbiamo usarli subito se vogliamo seriamente preservare un pianeta vivente che sostenga la nostra sopravvivenza e il nostro sviluppo”.

Tali strumenti dovranno essere l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico (ratificato ieri dal Senato) che entrerà in vigore il 4 novembre e che dovrà essere attuato e accolto totalmente nel 2020, ma per arginare il declino e non giungere all’estinzione di migliaia di specie occorrerebbe un Piano Marshall per il recupero delle popolazioni a rischio. L’italia ha approvato di recente il Comitato nazionale per il Capitale Naturale.

Le cause dell’enorme rischio che corrono le specie sono perdita di habitat, sfruttamento della fauna selvatica, cause collegate a un consumo di risorse globale che su un unico pianeta equivale a quello di 1,6 pianeti.

Consumo di energia, suolo, acqua che è andato oltre i limiti superando “quattro dei nove confini planetari – clima, integrità della biosfera, flussi biogeochimici di azoto e fosforo e cambiamenti nell’uso del suolo”.

Info: WWF Living Planet Report 2016

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