Modena, studio sul rapporto tra reazione farmaci epilessia e ormone ghrelina

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MODENA – Biomarcatori per individuare la capacità di risposta ai farmaci dei pazienti pediatrici che soffrono di epilessia. È quanto risultato da una ricerca condotta dall’Unimore, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell’AUSL di Modena, che ha indagato sul rapporto tra gli ormoni ghrelina e des-acil ghrelina e le reazioni ai medicinali antiepilettici.

Ghrelina e des-acil ghrelina sono ormoni prodotti dallo stomaco, peptidi dell’apparato gastroenterico e indipendenti dall’attività cerebrale. L’indagine scientifica condotta da Unimore ha evidenziato una presenza maggiore di tali ormoni nei pazienti che si mostrano responsivi ai farmaci AED. Fatto questo che potrebbe permettere di sviluppare un nuovo biomarcatore, di ottenere attraverso un semplice prelievo, un primo importante dato sulla futura reazione di un paziente alla terapia anti epilessia.

La ricerca, finanziata dal Ministero della Salute e coordinata dal prof. Giuseppe Biagini del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha osservato tra novembre 2014 e giugno 2016 114 pazienti tra i 3 mesi e i 14 anni, 77 di questi responsivi alle cure e 37 non responsivi. Analizzando i livelli plasmatici di ghrelina e des-acil ghrelina di entrambi i gruppi si è evidenziata una presenza doppia nel primo rispetto al secondo.

Tale dato ha portato a individuare una relazione tra ormoni e risposta ai farmaci, la possibilità di utilizzare tale relazione come marcatore e quella di studiare nuove modalità di agevolazione nell’assunzione della terapia anti epilettica attivando la regolazione della produzione di ghrelina.

Così il prof. Giuseppe Biagini: “Pur non conoscendo le modalità con le quali possa realizzarsi l’incremento di produzione dei peptidi studiati, i ricercatori modenesi ritengono che l’aumento di tali peptidi possa determinare la differenza nella risposta osservata alla terapia farmacologica. Altrettanto interessante è notare come già esistano farmaci analoghi alla ghrelina, attualmente oggetto di studio per un loro possibile impiego farmaceutico“.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Neurology.

Info: Unimore, studio farmaci epliessia e ormone ghrelina

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