Nessuna riduzione significativa né nella protezione contro l’infezione da Covid nella popolazione generale a sette mesi dalla seconda dose e né contro ricoveri e decesso. Calo della protezione nelle persone immunodepresse e con comorbidità. È quanto confermato dall’Istituto superiore sanità in merito ai vaccini Covid-19 a mRna nel quarto rapporto Sorveglianza vaccini COVID datato 30 settembre 2021.
I dati derivano dall’analisi dei dati di più di 29 milioni di persone al 29 agosto 2021, dati derivanti dall’anagrafe nazionale vaccini e dal programma di sorveglianza integrata.
Questa la sintesi, qui il rapporto completo:
- resta all’89% l’efficacia del vaccino mRna contro infezione sintomatica e asintomatica nella popolazione generale a sette mesi dalla seconda dose;
- 96% e 99% protezione da ricovero e decesso a sei mesi;
- riduzione della protezione verso l’infezione nelle persone immunodepresse a 28 giorni dalla seconda dose;
- al 75% protezione infezione persone con comorbidità a 28 giorni e al 52% dopo sette mesi;
- tra gennaio – giugno 2021 con prevalenza variante Covid alfa e luglio-agosto 2021 variante delta, differenza nella protezione dall’infezione 84,8% contro 67,1%, ricoveri 91,7% contro 88,7%. “L’apparente riduzione di efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione potrebbe essere dovuta al tempo intercorso dalla vaccinazione e/o ad una diminuita efficacia contro la variante delta. Potrebbero inoltre avere contribuito eventuali modifiche comportamentali a seguito del rilassamento delle altre misure preventive (uso di mascherine, distanziamento fisico)”.