Virus Zika, l’emergenza Oms, info prevenzione e viaggi del Ministero Salute

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ROMA – Virus Zika. Ieri 1 febbraio l’Organizzazione mondiale della sanità a voce del direttore generale Margaret Chan al termine del Comitato internazionale di emergenza sul regolamento sanitario (International Health Regulations Emergency Committee) ha annunciato l’istituzione di un’emergenza di salute pubblica internazionale. Un paio di giorni prima Ministero della Salute e Iss hanno pubblicato informazioni e schede sul virus, sui Paesi che ne sono interessati, sulla prevenzione per i viaggiatori.

Oms

La precoccupazione e l’allerta internazionali sono state motivate dall’Oms dalla fortemente sospettata ma non ancora provata relazione tra il virus e i casi di microcefalia neonatale, dall’ampia diffusione nei Paesi interessati delle specie di zanzare che possono trasmettere il virus e dall’attuale assenza di vaccini.

“È necessaria una risposta internazionale coordinata per migliorare la sorveglianza” – si legge sul sito Oms “l’individuazione di infezioni, malformazioni congenite e complicanze neurologiche, l’intensificazione del controllo delle popolazioni di zanzare, e l’accelerazione nello sviluppo di test diagnostici e vaccini per proteggere le persone a rischio, soprattutto durante la gravidanza”.

Ministero della Salute

Sull’argomento ha pubblicato di recente due note il Ministero della Salute, una con informazioni riguardanti il virus e una con informazioni per la prevenzione in viaggio. “La zanzara Aedes è più comunemente nota col nome di “zanzara tigre” ed è la stessa che trasmette il virus della febbre gialla, della dengue e della chikungunya. Il virus è molto simile a quelli della dengue, della febbre gialla, dell’encefalite giapponese e del Nilo occidentale. È stato isolato nel 1947 nelle foreste di Zika (Uganda), in una scimmia Rhesus durante uno studio sulla trasmissione della febbre gialla.

Anche se l’infezione nell’uomo è stata dimostrata da studi sierologici nel 1952 (Uganda e Tanzania), solo nel 1968, il virus è stato isolato da campioni umani in Nigeria. Nel 2007 è occorsa la prima grande epidemia di febbre da virus Zika sull’isola di Yap (Micronesia), dove sono stati segnalati 185 casi sospetti. Successivamente, è stato registrato un focolaio in Polinesia francese”. In Italia la diffusione del virus è monitorata da programmi sanitari dedicati, e indicati nella circolare Sorveglianza dei casi umani di Chikungunya, Dengue, West Nile Disease ed altre arbovirosi e valutazione del rischio di trasmissione in Italia – 2015 .

Prevenzione

Per quanto riguarda la prevenzione il Ministero ha predisposto una circolare, una scheda informativa online (descrizione, come si trasmette, sintomi e segni, complicanze, prevenzione, terapia, diagnosi, informazioni per i viaggiatori) e un poster da esporre nei punti di scambio di porti e aeroporti internazionali.

Attualmente seguendo i bollettini epidemiologici internazionali i Paesi con casi di virus Zika possono essere distinti in:

  • Paesi in cui al momento sono in corso epidemie di virus Zika a rapida evoluzione, con trasmissione in aumento o diffusa: Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica (Dipartimento francese d’oltremare), Messico, Panama, Venezuela;
  • Paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica a seguito di introduzione recente del virus Zika: Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Haiti, Porto Rico, Paraguay, Saint Martin.

Per le destinazioni citate, il Ministero, nonostante l’Oms non abbia a oggi raccomandato restrizioni di viaggi e movimenti internazionali, ha ritenuto attraverso il poster e la scheda informativa online:

  • “informare tutti i viaggiatori verso le aree interessate da trasmissione diffusa di virus Zika o in cui sono segnalati casi di infezione da tale virus, di adottare le misure di protezione individuale per prevenire le punture di zanzara;
  • consigliare alle donne in gravidanza, e a quelle che stanno cercando una gravidanza, il differimento di viaggi non essenziali verso tali aree;
  • consigliare ai soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche, il differimento dei viaggi o, quantomeno, una attenta valutazione con il proprio medico curante prima di intraprendere il viaggio verso tali aree;
  • raccomandare ai donatori di sangue, che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni d’infezione di virus Zika, di attenersi al criterio di sospensione temporanea dalla donazione per 28 giorni dal ritorno da tali aree, nell’ambito delle misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale, (come da indicazioni del Centro Nazionale Sangue)”.

Il poster affisso nei nodi di scambio internazionale consiglia inoltre: ” in caso di gravidanza, presenza di disturbi del sistema immunitario o gravi malattie croniche si consiglia di consultare il proprio medico curante prima di partire”. “Le donne in gravidanza che hanno viaggiato in aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus Zika, devono dar notizia del loro viaggio durante le visite prenatali al fine di essere valutate e monitorate in modo appropriato”.

Questo l’elenco Ecdc costantemente aggiornato delle aree affette da virus Zika. In caso di necessità viene consigliato in ogni caso di rivolgersi al medico di fiducia e se si è in viaggio al Consolato o all’Ambasciata presenti.

Info: 
virus Zika prevenzione e controllo 
Zika virus e malattia
Istituto superiore di sanità, infezione da virus Zika 

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