ROMA – La salute mi aveva abbandonata, gli infermieri mai. Si sta celebrando oggi 12 maggio 2016 la “Giornata internazionale dell’infermiere”, la giornata indetta per permettere alla professione, ai professionisti di parlare un po’ di sé, di far conoscere ai cittadini, quindi ai pazienti, a tutti gli altri professionisti della sanità, le proprie storie, le proprie esigenze, l’importanza del proprio impegno quotidiano.
La giornata per l’Italia è promossa e guidata dal 1992 dall’Ipasvi – Federazione nazionale collegi infermieri, e il messaggio scelto per l’edizione 2016 è La salute mi aveva abbandonata/o, gli infermieri mai. Prendersi cura delle persone con le giuste competenze, in ogni momento della loro vita.
La data del 12 maggio non è casuale, ma è il giorno della nascita nel 1820 di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne e tale data viene celebrata in tutto il mondo dall’ICN International Council of Nurses che raccogliere di più di 130 associazioni nazionali infermieristiche. Tema portante delle giornate internazionali che si sono susseguite negli anni, e anche dell’ultima che sta andando in scena oggi ruota intorno al concetto di “servizio all’uomo”, una professione per i cittadini che nel servizio alla persona trova il suo primo significato.
Citiamo ad esempio alcuni degli slogan italiani degli anni scorsi, del 12 maggio del 1994, o del 2001, o del 2015, Insieme per la salute. Professione infermiere. Per il benessere della persona, della famiglia e del Paese; Un Sorriso infermiere; Gli infermieri al fianco dei cittadini. Vicini ai loro bisogni di salute. Sempre.