La Transumanza, l’Alpinismo e la Perdonanza celestiniana entrano nella nella Lista rappresentativa degli elementi dichiarati Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. A darne notizia la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. La decisione è stata presa l’11 dicembre 2019 a Bogotà dai 24 Stati membri del Comitato intergovernativo all’unanimità.
il riconoscimento assegnato alla “Transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi” è stato evidenziato con un post dal Ministero delle Politiche Agricole che ne ha coordinato la candidatura.
La migrazione di due giorni di greggi mandrie e pastori, le stazioni di posta e il reticolato sociale che attraverso di essa si è creato nei gli anni attraverso i tratturi. Oggi la transumanza viene ancora praticata sui Regi Tratturi del Centro e del Sud ad Amatrice e Ceccano (Lazio), Anversa degli Abruzzi e Pescocostanzo (Abruzzo), Frosolone (Molise), Rivello (Basilicata), Lacedonia e Zungoli (Campania), San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo (Puglia). Nel nord Italia in Lombardia e nel Val Senales, Alto Adige.
La candidatura è stata portata avanti dal marzo 2018 da Italia capofila, Grecia e Austria, con il coinvolgimento delle comunità italiane di Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Lazio, Abruzzo, Lombardia, province di Trento e Bolzano.