BRESCIA – Nella notte tra domenica e lunedì una bimba di quattro anni è morta a Brescia presso gli Ospedali Civici colpita da malaria. Ricoverata sabato in Pronto soccorso a Trento per febbre alta, la bimba era stata trasferita a Brescia nella stessa giornata. Entrata in coma è deceduta un giorno dopo. Avviate le indagini epidemiologiche delle istituzioni sanitarie, la magistratura ha aperto un fascicolo.
La bimba nelle settimane precedenti non era stata in viaggio in Paesi a rischio, di recente era stata con la famiglia in vacanza sulla riviera veneta. Le indagini dovranno quindi accertare la causa del contagio, di come la vittima abbia potuto contrarre la malaria in Italia. Malaria cerebrale, lo stadio peggiore.
Dovranno accertare che possa essere stato o meno una caso di infezione autoctona, con la bambina punta dalla zanzara Anopheles (la specie portatrice del virus) in Italia o che le cause possano essere differenti.
Le altre ipotesi al vaglio finora sono la puntura da parte di una zanzara che in precedenza aveva punto una persona infetta; una zanzara Anopheles arrivata dai Paesi a rischio all’interno di un bagaglio; quindi un contatto avuto in un precedente e recente ricovero a Trento con una famiglia ricoverata per malaria dopo un viaggio.
L’altra modalità di trasmissione del virus oltre alla quella da zanzara portatrice è il contatto di sangue. Ci si trova davanti quindi a un caso estremamente raro, per la ricerca sia del luogo che della modalità di contagio. In Italia l’ultima infezione autoctona risale al 1997.
Ministero Salute
Questa la nota del 5 settembre del Ministero della Salute con la quale si annuncia l’invio del gruppo di esperti per le indagini sanitarie.